Ciborro inizialmente apparteneva al comune di Lavre. All’inizio del XIX secolo, la località conobbe un nuovo impulso e si espanse lungo la strada nazionale EN2. Fu denominata Aldeia Nova de Valenças e considerata parte del Contado di Valenças. A partire dal 1897, il primo conte di Valenças, Luís Jardim, concesse una cinquantina di appezzamenti in regime di enfiteusi nell’area chiamata Ciborro, all’interno della tenuta di Paço de Aragão. La denominazione Ciborro fu successivamente adottata dalla cittadina e presto passò a indicare un’area più vasta. Appartenne per alcuni anni alla scomparsa frazione di São Geraldo e, nel 1986, è stata riconosciuta come frazione con il nome ufficiale di Ciborro. La frazione di Ciborro appartiene al comune di Montemor-o-Novo, si estende su un’area di 56,31 Km2 e ha una popolazione di 714 abitanti.
Anni Dieci – Cultura e istruzione: «João Mau-Tempo» frequenta la scuola elementare a Ciborro.
La grande lotta all’analfabetismo del popolo portoghese si dà con maggiore evidenza solo all’inizio del XX secolo, come una delle principali battaglie repubblicane. Il progetto educativo repubblicano, fondato sull’illuminismo francese e sulle riforme del Marchese di Pombal, ha inizio già nel XIX secolo, con diverse iniziative che preparano ciò che si sarebbe realizzato durante la Prima Repubblica. L’educazione laica e gratuita arrivò a molte popolazioni dell’Alentejo, ed è in queste circostanze che, nel 1917, viene inaugurata la scuola elementare di Ciborro
Denominazione:
Punti di interesse interpretativo
Nome:
I tempi della scuola di João Mau-Tempo
Coordinate:
38°48’05” N 8°13’42” W (Largo do Povo, Ciborro)
Frazione:
Ciborro
Comune:
Montemor-o-Novo
Accessi:
São Geraldo – EN2 – Ciborro
Per il percorso tematico 3: Ciborro – EM507 – Lavre
Tipologia:
Percorso a piedi
Distanza:
300 metri (tra i punti)
Durata media:
30 minuti
Tipo di percorso:
Urbano
Segnaletica:
Presente
Proprietà:
Strade pubbliche
Ulteriori informazioni sul sito
Recapiti utili:
Amministrazione
+351 266 847 153
Il viaggiatore arriva al chilometro 500 della mitica strada nazionale EN2 ed entra nel villaggio di Ciborro. Percorrendo la strada, fiancheggiata da caseggiati bianchi su entrambi i lati, trova sulla sinistra Largo do Povo. I «Mau-Tempo» vissero a Ciborro, prima che «Domingos» sparisse per due anni, abbandonando moglie e figli. A Ciborro, si istallarono in casa dei «Galego», i quali fecero passare a «João Mau-Tempo» momenti belli e brutti.
Domingos Mau-Tempo se ne tornò al suo mondo, vino, negligenza, botte, maltrattamenti di mano e di bocca. Mamma, il babbo sembra scomunicato, Non dire così, figliolo, che è pur sempre tuo padre. Sono parole che si dicono sempre in queste o in simili circostanze, non bisogna prenderle sul serio, né le une né le altre, tanto le parole che hanno accusato quanto quelle che intendevano assolvere. Ma la miseria ingrigiva il viso di questa gente, e i bambini che già ne capivano il significato chiedevano l’elemosina. Che c’era ancora gente buona e di coscienza, come i padroni della casa dove abitavano i Mau-Tempo, tanti pasti glieli passavano loro, ma l’infanzia è crudele e allora capitava che, quando a casa dei padroni si cuoceva il pane, si riservava qualcosina per João Mau-Tempo, ma i ragazzi della famiglia, i quali andavano anch’essi a scuola ed erano tutti amici, gli facevano dispetti con il cibo, con una corda legavano João Mau-Tempo alla mangiatoia e gli mettevano il pezzo di pane davanti, e fintanto che lui non l’avesse mangiato non lo scioglievano. E poi dicono che Dio esiste.
(Saramago, 2010, p. 40)
Conversando con gli abitanti più anziani, siamo arrivati alla conclusione che si ricordano due famiglie con il cognome Galego vissute a Ciborro. Non è stato possibile, però, identificare la casa. Sappiamo solo che si trovava nei pressi di Largo do Povo. L’episodio dei «Mau-Tempos» in casa dei «Galego» è uno dei più paradossali del romanzo Una terra chiamata Alentejo, perché chi dà è anche chi toglie. Cioè, i fratelli danno il pane a «João Mau-Tempo» ma lo fanno umiliandolo.
Accanto a Largo do Povo, prendendo Travessa do Ciborro, il viaggiatore arriva a Rua Nova e subito, sulla destra, raggiunge la scuola elementare. Ciborro è un punto determinante nella vita di «João Mau-Tempo», perché è qui che riceve l’istruzione elementare.
I destini? Domingos Mau-Tempo cominciò a sprofondare in una specie di tristezza, come un mostro tenuto in esilio, che è la tristezza più grande di tutte, proprio come nella storia della bella e la bestia, e qualche tempo dopo disse alla moglie, Dobbiamo andarcene via da qui, non mi ci trovo più bene, aspetta qui qualche giorno con i nostri figli mentre io vado a cercare lavoro altrove. Sara da Conceição, che altro poteva fare, non sperando più che il marito tornasse, aspettò due mesi, ma quando di nuovo s’immaginava vedova abbandonata, Domingos Mau-Tempo ricomparve, festoso come un fringuello, pieno di amabili parole, Sara, ho trovato un lavoro e una casa molto bella, andiamo a Ciborro. Si trasferirono dunque a Ciborro, e non fecero male, ché in quel paese la gente era tranquilla e sollecita nel pagare. Il lavoro non mancava, e il ciabattino sembrava aver perduto la strada dell’osteria, magari non del tutto, ché non gli si chiedeva tanto, ma quanto bastava per renderlo un uomo rispettabile. E ci arrivarono proprio al momento giusto perché, nel frattempo, vi era stata inaugurata una scuola elementare, e João Mau-Tempo, che ne aveva l’età, andò lì a imparare a leggere, a scrivere e a far di conto.
(Saramago, 2010, p. 38)
João Serra, nella sua autobiografia, ricorda l’inaugurazione di questa scuola.
“È stato qui, in questa terra, che ho compiuto sette anni ed è stato qui che, per la prima volta, si aprì una scuola, per conto dello Stato. Ce n’era veramente bisogno; la inaugurarono come si deve, ci fu una grande accoglienza da parte del popolo, con molta gioia nel cuore della popolazione di questa terra. E fu allora in questa bella terra che andai a scuola, a lezione dal maestro Andrade, di Montemor-o-Novo.” (Serra, 2010, p. 46).
Stando ai dati reperibili nell’opera autobiografica di João Serra, l’inaugurazione della scuola elementare di Ciborro avvenne nel 1912. Tuttavia, probabilmente a causa della carenza di maestri, questo istituto scolastico fu sostituito da una scuola itinerante, che chiuse nel luglio 1916, dopo aver soddisfatto i due anni legali previsti per questo modello infrastrutturale di insegnamento (cfr. Fonseca, 2010-2011, pp. 99- 134).